I biglietti climatici sono una soluzione presente solo in alcune città d’Europa ma che si rivela utile anche per tutte le altre. Ecco cosa è importante sapere a riguardo.
Quando si parla di clima e ambiente ogni soluzione può fare la differenza. E una che negli ultimi tempi è stata attuata in alcune città d’Europa è quella dei biglietti climatici.
Un’iniziativa che prevede la messa in atto di biglietti gratuiti o a prezzi davvero bassi per incentivare l’uso dei mezzi di trasporto ed evitare così l’uso delle automobili. Una soluzione vincente per tutti, almeno dai risultati ottenuti dove è stata già attuata.
Come funzionano i biglietti climatici
Si definiscono “biglietti climatici” quelli messi in atto dal governo per incentivare l’uso dei mezzi pubblici di trasporto. Dagli autobus, ai treni, l’idea è quella di non far pagare i mezzi o venderne i biglietti a prezzi davvero bassissimi.
In Europa, questo tentativo è stato messo in atto in paesi come la Spagna, l’Austria e la Germania e ha portato effettivamente ad un incremento delle vendite. Questo è poi coinciso con un minor utilizzo delle auto e, quindi, con un consumo minore di carburante. Dei cambiamenti che hanno portato ad una minor emissione di Co2 e che, di conseguenza, ad una miglioria dal punto di vista climatico e ambientale.
Effetti che, come sostenuto dall’esperto dei trasporti per la campagna europea legata a Greenpeace, aumenterebbero la loro portata se messi in atto in tutta Europa e non solo in alcuni paesi. Paesi tra i quali, al momento, figura anche l’Italia.
Quali sono i benefici dei biglietti climatici
Come già suggerito, il primissimo beneficio che si può collegare all’uso dei biglietti climatici è quello legato all’ambiente e alle migliorie che si possono ottenere riguardo l’inquinamento.
A ciò si aggiunge anche la possibilità per i cittadini di risparmiare sui trasporti, optando per quelli pubblici ed evitando così le spese legate al carburante. Un costo che non graverebbe più sulla somma dei tanti che ogni mese, specie di questi tempi, gravano sulle spalle di tutti.
Portarli anche in Italia rappresenterebbe, quindi, un buon modo per evitare una spesa importante. E, al contempo, migliorare l’aria delle città e, in particolare, delle più grandi. Cosa che, come molti ricorderanno, era avvenuta proprio durante il lockdown, periodo in cui l’uso delle macchine era stato notevolmente ridotto.